Piazza del Pósito
Introduzione
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
Le origini di Huéscar sono da ricercare in questa piazza, dove nel 1324 iniziò la costruzione della città musulmana per mano dell'emiro Ismail I. Era circondata da mura che proteggevano la popolazione e da diverse porte da cui sorgevano le due vie principali, Alhóndiga e Tiendas.
I maggiori complessi edificati all'interno delle mura erano la rocca, la moschea aljama, oggi chiesa di Santiago e la Torre del Homenaje. Un altro importante edificio era la sinagoga, che più tardi, durante l’epoca cristiana, verrà trasformata in convitto di Sant’Anna.
Piazza del Pósito
Origini
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
La Piazza del Pósito o Piazza de la Alhóndiga è una delle piazze più emblematiche di Huéscar. Si deve alla sua storia e al fatto che fosse uno dei centri nevralgici della città. Qui riscontriamo le vere origini della città di Huéscar.
Sebbene vi siano resti di popolazioni iberiche e dei romani, la fondazione della città in quanto tale risale al periodo arabo, durante il regno dell'emiro Ismail I. Secondo le testimonianze dell'epoca, la sua costruzione iniziò il 18 luglio del 1324.
Piazza del Pósito
Città araba
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
La maggior parte dei borghi medievali di fondazione araba, compreso Huéscar. erano suddivisi in medina, rocca e sobborghi.
La medina era la città murata, percorsa al suo interno de strade strette e tortuose, la cui funzione principale era quella di fornire accesso alle case. Vi era poi una zona dove si svolgeva il commercio (souk), situata in via Alhondiga, ed infine un quartiere ebraico, dove si trovava la sinagoga.
Il culto religioso si svolgeva all’interno della moschea, mentre il potere politico e militare si esercitava dalla rocca, costruita in luogo elevato.
I sobborghi erano i quartieri situati al di fuori dalle mura.
Piazza del Pósito
Evoluzione urbana
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
La morfologia urbana cambiò dopo la conquista cristiana del 1488, con l'arrivo della popolazione cristiana in città, iniziò l’espansione verso i sobborghi, si aprirono nuovi spazi pubblici e si costruirono quartieri più grandi, case più spaziose e una rete stradale più ordinata, favorendo il lento abbandono del sistema viario medievale, fatto di strade strette e tortuose.
Nella seconda metà del XX secolo, alla fine della guerra civile spagnola, cominciò la redazione del nuovo Piano Regolatore, volto a determinare la configurazione di buona parte del territorio comunale. Fu portato a termine nel 1948.
Piazza del Pósito
Mura
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
Grandi mura e un fossato circondavano l'intera città. Nella sommità vi era un percorso per la pattuglia di ronda
Le mura era rinforzate de varie torri e avevano tre grandi porte: la Porta del Sole che era la porta principale (oggi conosciuta come Arco del Santo Cristo è l'unica che ancora si conserva); la Porta di Castril, situata alla fine di Calle Tiendas; e infine la Porta del Arrabal o Porta di Taibilla, situata alla fine di Calle Alhóndiga, accanto all'antica moschea, oggi chiesa di Santiago.
Una quarta porta, di cui si sa molto poco, era la Porta della Cava, situata sul lato ovest delle mura.
Piazza del Pósito
Arco del Santo Cristo
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
Era la principale porta di accesso alla città musulmana, la Porta del Sole o Porta di Caravaca, oggi conosciuta come Arco del Santo Cristo, deve il suo nome al fatto che al suo interno si trovava un'immagine di Cristo Crocifisso.
Tra tradizione e leggenda, si dice che il crocifisso sia stato trovato durante i lavori di restauro, con una luce accesa che ardeva da quando gli arabi entrarono nella penisola iberica. L'arco, che ancora oggi funge da porta d'accesso alla città, è un luogo emblematico, soprattutto durante la Settimana Santa.
Piazza del Pósito
Sinagoga
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
La città non era abitata esclusivamente dagli arabi, ma questi vivevano insieme alla popolazione ebraica, che si concentrava nei “corralazos” ebraici, situati in quella che oggi è conosciuta come calle Santa Ana.
Qui si trovava la sinagoga e, dopo l'espulsione degli ebrei, questo luogo fu consacrato al culto cristiano come Beconvitto de Sant’Anna.
Quest’oggi, in questo luogo, ancora si conservano alcuni resti della sinagoga, come le nicchie degli ingressi o alcune travi intagliate.
Piazza del Pósito
Calles
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
Tra le principali strade dell’antico borgo arabo, sopravvivono oggigiorno la Calle de las Tiendas, il cui nome nasce dal fatto che all’epoca vi si trovavano le principali botteghe (tiendas), e la Calle Alhóndiga, il cui nome è legato al fatto che qui si trovava il luogo dedicato alla compravendita di cereali e altri prodotti alimentari, nonché la foresteria.
In generale le strade, tanto quelle anteriormente citate como le restanti, erano strette e tortuose, ne ricordiamo alcune come il Callejón de la Quica e la Calle Aceitería.
Piazza del Pósito
Canali
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
L'acqua svolgeva un ruolo fondamentale in tutti i settori della vita quotidiana nel mondo musulmano, con usi sia igienici che pratici. Gli arabi furono i primi a creare una serie di canali di irrigazione a Huéscar, in modo che l'acqua potesse raggiungere le loro case e irrigare i loro campi
Dopo la riconquista cristiana avvenuta nel 1488, nel 1509, la regina Juana di Castiglia concesse agli abitanti di Huéscar il diritto legale all’uso dell'acqua. Nel 1526 furono redatti i decreti comunali di Huéscar che stabilivano l’organizzazione dei metodi di irrigazione attraverso le rogge e i canali, e il loro manutenzione. Tutt’oggi ancora molte terre sono irrigate attraverso i canali che si conservano, come ad esempio il canale di irrigazione di Montilla.
Piazza del Pósito
Introduzione
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
Le origini di Huéscar sono da ricercare in questa piazza, dove nel 1324 iniziò la costruzione della città musulmana per mano dell'emiro Ismail I. Era circondata da mura che proteggevano la popolazione e da diverse porte da cui sorgevano le due vie principali, Alhóndiga e Tiendas.
I maggiori complessi edificati all'interno delle mura erano la rocca, la moschea aljama, oggi chiesa di Santiago e la Torre del Homenaje. Un altro importante edificio era la sinagoga, che più tardi, durante l’epoca cristiana, verrà trasformata in convitto di Sant’Anna.
Piazza del Pósito
Origini
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
La Piazza del Pósito o Piazza de la Alhóndiga è una delle piazze più emblematiche di Huéscar. Si deve alla sua storia e al fatto che fosse uno dei centri nevralgici della città. Qui riscontriamo le vere origini della città di Huéscar.
Sebbene vi siano resti di popolazioni iberiche e dei romani, la fondazione della città in quanto tale risale al periodo arabo, durante il regno dell'emiro Ismail I. Secondo le testimonianze dell'epoca, la sua costruzione iniziò il 18 luglio del 1324.
Piazza del Pósito
Città araba
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
La maggior parte dei borghi medievali di fondazione araba, compreso Huéscar. erano suddivisi in medina, rocca e sobborghi.
La medina era la città murata, percorsa al suo interno de strade strette e tortuose, la cui funzione principale era quella di fornire accesso alle case. Vi era poi una zona dove si svolgeva il commercio (souk), situata in via Alhondiga, ed infine un quartiere ebraico, dove si trovava la sinagoga.
Il culto religioso si svolgeva all’interno della moschea, mentre il potere politico e militare si esercitava dalla rocca, costruita in luogo elevato.
I sobborghi erano i quartieri situati al di fuori dalle mura.
Piazza del Pósito
Evoluzione urbana
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
La morfologia urbana cambiò dopo la conquista cristiana del 1488, con l'arrivo della popolazione cristiana in città, iniziò l’espansione verso i sobborghi, si aprirono nuovi spazi pubblici e si costruirono quartieri più grandi, case più spaziose e una rete stradale più ordinata, favorendo il lento abbandono del sistema viario medievale, fatto di strade strette e tortuose.
Nella seconda metà del XX secolo, alla fine della guerra civile spagnola, cominciò la redazione del nuovo Piano Regolatore, volto a determinare la configurazione di buona parte del territorio comunale. Fu portato a termine nel 1948.
Piazza del Pósito
Mura
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
Grandi mura e un fossato circondavano l'intera città. Nella sommità vi era un percorso per la pattuglia di ronda
Le mura era rinforzate de varie torri e avevano tre grandi porte: la Porta del Sole che era la porta principale (oggi conosciuta come Arco del Santo Cristo è l'unica che ancora si conserva); la Porta di Castril, situata alla fine di Calle Tiendas; e infine la Porta del Arrabal o Porta di Taibilla, situata alla fine di Calle Alhóndiga, accanto all'antica moschea, oggi chiesa di Santiago.
Una quarta porta, di cui si sa molto poco, era la Porta della Cava, situata sul lato ovest delle mura.
Piazza del Pósito
Arco del Santo Cristo
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
Era la principale porta di accesso alla città musulmana, la Porta del Sole o Porta di Caravaca, oggi conosciuta come Arco del Santo Cristo, deve il suo nome al fatto che al suo interno si trovava un'immagine di Cristo Crocifisso.
Tra tradizione e leggenda, si dice che il crocifisso sia stato trovato durante i lavori di restauro, con una luce accesa che ardeva da quando gli arabi entrarono nella penisola iberica. L'arco, che ancora oggi funge da porta d'accesso alla città, è un luogo emblematico, soprattutto durante la Settimana Santa.
Piazza del Pósito
Sinagoga
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
La città non era abitata esclusivamente dagli arabi, ma questi vivevano insieme alla popolazione ebraica, che si concentrava nei “corralazos” ebraici, situati in quella che oggi è conosciuta come calle Santa Ana.
Qui si trovava la sinagoga e, dopo l'espulsione degli ebrei, questo luogo fu consacrato al culto cristiano come Beconvitto de Sant’Anna.
Quest’oggi, in questo luogo, ancora si conservano alcuni resti della sinagoga, come le nicchie degli ingressi o alcune travi intagliate.
Piazza del Pósito
Calles
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
Tra le principali strade dell’antico borgo arabo, sopravvivono oggigiorno la Calle de las Tiendas, il cui nome nasce dal fatto che all’epoca vi si trovavano le principali botteghe (tiendas), e la Calle Alhóndiga, il cui nome è legato al fatto che qui si trovava il luogo dedicato alla compravendita di cereali e altri prodotti alimentari, nonché la foresteria.
In generale le strade, tanto quelle anteriormente citate como le restanti, erano strette e tortuose, ne ricordiamo alcune come il Callejón de la Quica e la Calle Aceitería.
Piazza del Pósito
Canali
Itinerario degli imperdibili, Itinerario moresco
L'acqua svolgeva un ruolo fondamentale in tutti i settori della vita quotidiana nel mondo musulmano, con usi sia igienici che pratici. Gli arabi furono i primi a creare una serie di canali di irrigazione a Huéscar, in modo che l'acqua potesse raggiungere le loro case e irrigare i loro campi
Dopo la riconquista cristiana avvenuta nel 1488, nel 1509, la regina Juana di Castiglia concesse agli abitanti di Huéscar il diritto legale all’uso dell'acqua. Nel 1526 furono redatti i decreti comunali di Huéscar che stabilivano l’organizzazione dei metodi di irrigazione attraverso le rogge e i canali, e il loro manutenzione. Tutt’oggi ancora molte terre sono irrigate attraverso i canali che si conservano, come ad esempio il canale di irrigazione di Montilla.