Piazza Maza
Introduzione
Itinerario moresco, Itinerario dei monumenti cristiani
Questo luogo combina spazi e riferimenti storici emblematici di Huéscar. Qui ebbe inizio l'espansione della città musulmana al di fuori delle mura con la creazione di sobborghi, ed è inoltre il luogo in cui fu costruita la nuova moschea in conseguenza alla demolizione della moschea Aljama.
In questa piazza si conserva il palazzo più antico della città, il palazzo della famiglia Mazza, che dà nome alla piazza e data del XIII secolo, allo stesso modo che l'Ospedale di San Ildefonso, ormai scomparso.
Una delle strade che sbocca nella piazza è la salita del Tinte, in cui si trovava la casa del Tinte dove si lavavano e tingevano i tessuti.
Piazza Maza
Moschea del sobborgo
Itinerario moresco, Itinerario dei monumenti cristiani
Un altro importante edificio di questa piazza era la moschea del sobborgo di Santiago, fu costruita quando la moschea principale venne consacrata come chiesa di Santa Maria e poi basilica di Santiago.
Dopo la rivolta moresca del 1500, la moschea divenne la Cappella della Pace, essendo una delle prime chiese consacrate al cristianesimo. Dopo molti anni di abbandono, nel XX secolo la curia decise di vendere l’edificio che divenne prime Cinema della Pace e poi discoteca, fino alla sua chiusura definitiva.
Piazza Maza
Palazzo Maza
Itinerario moresco, Itinerario dei monumenti cristiani
Il blasonato palazzo della famiglia Mazza é situato nell'omonima piazza Mazza. Questo palazzo, appartenuto ad Alonso Sánchez di Maza, scrivano ed esattore al servizio del Duca d'Alba, è il palazzo più antico conservato a Huéscar. Fu costruita intorno al 1556, e ancora oggi si conserva con il massimo splendore e somiglianza al suo passato.
Lo stemma della casata mostra l'importanza del loro cognome, facendo riferimento agli antenati di questa famiglia, che riuscirono a conquistare la città di Murcia a colpi di Mazza.
Piazza Maza
Ospedale di San Ildefonso
Itinerario moresco, Itinerario dei monumenti cristiani
L'Ospedale di San Ildefonso, in onore del santo patrono di Toledo, occupava un posto particolare nella piazza. Situato accanto a quella che un tempo fu la moschea e poi la cappella della Pace, questo ospedale, al servizio della città, dei malati, dei bambini più bisognosi e abbandonati, viveva a base di elemosine e donazioni della popolazione, nonché delle collette che la Confraternita delle Anime organizzava per cercare di aiutare. Per queste ragioni, negli anni settanta del XX secolo, non riuscì più a sostenere quella precaria situazione, e dovette essere chiuso e anni dopo demolito.
Piazza Maza
Salita del Tinte
Itinerario moresco, Itinerario dei monumenti cristiani
Lungo il fianco settentrionale delle mura corrono due strade, la calle Carril e la salita del Tinte, la prima rappresentava un passaggio per il bestiame ed era quindi considerata una Strada Reale; la seconda, la salita del Tinte, così chiamata perché portava direttamente alle case del Tinte dove, nel corso dei secoli, si andava a lavare e a tingere le fibre tessili, perché era il luogo in cui confluivano le acque dei canali e delle rogge.
Piazza Maza
Società moresca
Itinerario moresco, Itinerario dei monumenti cristiani
Dopo essere stati costretti a convertirsi, i moreschi non ebbero vita facile nell’integrazione alla società cristiana. Ciononostante, l'unificazione religiosa era solo teorica, infatti i mori erano considerati persone marginali che venivano mandati a vivere nei ghetti dei sobborghi. Nel caso dei mori di Huéscar, vivevano in dimore situate al di fuori dalle mura cittadine e si dedicavano all'agricoltura e all'allevamento, senza ricoprire nessuna carica importante.
La società moresca fu raffigurata nelle incisioni dei viaggiatori di tutta Europa. Christoph Weiditz, durante il suo viaggio alla penisola iberica tra il 1528 e il 1529, realizzò diverse stampe di indumenti moreschi.
Piazza Maza
Introduzione
Itinerario moresco, Itinerario dei monumenti cristiani
Questo luogo combina spazi e riferimenti storici emblematici di Huéscar. Qui ebbe inizio l'espansione della città musulmana al di fuori delle mura con la creazione di sobborghi, ed è inoltre il luogo in cui fu costruita la nuova moschea in conseguenza alla demolizione della moschea Aljama.
In questa piazza si conserva il palazzo più antico della città, il palazzo della famiglia Mazza, che dà nome alla piazza e data del XIII secolo, allo stesso modo che l'Ospedale di San Ildefonso, ormai scomparso.
Una delle strade che sbocca nella piazza è la salita del Tinte, in cui si trovava la casa del Tinte dove si lavavano e tingevano i tessuti.
Piazza Maza
Moschea del sobborgo
Itinerario moresco, Itinerario dei monumenti cristiani
Un altro importante edificio di questa piazza era la moschea del sobborgo di Santiago, fu costruita quando la moschea principale venne consacrata come chiesa di Santa Maria e poi basilica di Santiago.
Dopo la rivolta moresca del 1500, la moschea divenne la Cappella della Pace, essendo una delle prime chiese consacrate al cristianesimo. Dopo molti anni di abbandono, nel XX secolo la curia decise di vendere l’edificio che divenne prime Cinema della Pace e poi discoteca, fino alla sua chiusura definitiva.
Piazza Maza
Palazzo Maza
Itinerario moresco, Itinerario dei monumenti cristiani
Il blasonato palazzo della famiglia Mazza é situato nell'omonima piazza Mazza. Questo palazzo, appartenuto ad Alonso Sánchez di Maza, scrivano ed esattore al servizio del Duca d'Alba, è il palazzo più antico conservato a Huéscar. Fu costruita intorno al 1556, e ancora oggi si conserva con il massimo splendore e somiglianza al suo passato.
Lo stemma della casata mostra l'importanza del loro cognome, facendo riferimento agli antenati di questa famiglia, che riuscirono a conquistare la città di Murcia a colpi di Mazza.
Piazza Maza
Ospedale di San Ildefonso
Itinerario moresco, Itinerario dei monumenti cristiani
L'Ospedale di San Ildefonso, in onore del santo patrono di Toledo, occupava un posto particolare nella piazza. Situato accanto a quella che un tempo fu la moschea e poi la cappella della Pace, questo ospedale, al servizio della città, dei malati, dei bambini più bisognosi e abbandonati, viveva a base di elemosine e donazioni della popolazione, nonché delle collette che la Confraternita delle Anime organizzava per cercare di aiutare. Per queste ragioni, negli anni settanta del XX secolo, non riuscì più a sostenere quella precaria situazione, e dovette essere chiuso e anni dopo demolito.
Piazza Maza
Salita del Tinte
Itinerario moresco, Itinerario dei monumenti cristiani
Lungo il fianco settentrionale delle mura corrono due strade, la calle Carril e la salita del Tinte, la prima rappresentava un passaggio per il bestiame ed era quindi considerata una Strada Reale; la seconda, la salita del Tinte, così chiamata perché portava direttamente alle case del Tinte dove, nel corso dei secoli, si andava a lavare e a tingere le fibre tessili, perché era il luogo in cui confluivano le acque dei canali e delle rogge.
Piazza Maza
Società moresca
Itinerario moresco, Itinerario dei monumenti cristiani
Dopo essere stati costretti a convertirsi, i moreschi non ebbero vita facile nell’integrazione alla società cristiana. Ciononostante, l'unificazione religiosa era solo teorica, infatti i mori erano considerati persone marginali che venivano mandati a vivere nei ghetti dei sobborghi. Nel caso dei mori di Huéscar, vivevano in dimore situate al di fuori dalle mura cittadine e si dedicavano all'agricoltura e all'allevamento, senza ricoprire nessuna carica importante.
La società moresca fu raffigurata nelle incisioni dei viaggiatori di tutta Europa. Christoph Weiditz, durante il suo viaggio alla penisola iberica tra il 1528 e il 1529, realizzò diverse stampe di indumenti moreschi.